Il borgo sorge nel cuore del Parco del Cilento e Vallo di Diano, ai piedi del Monte Ausinito. Abbracciato da monti coperti da rigogliosi boschi, lo si incontra risalendo il corso del fiume Calore.
È il comune più piccolo della regione Campania circa trecento residenti. Percorrendo un suggestivo sentiero panoramico si giunge in località Costa della Salvia dove si trova la grotta di San Michele Arcangelo, chiamata anche “grotta dell'Angelo”, meta di moltissimi turisti. In località Tinelle nei pressi delle incantevoli gole del Festolaro, vi sono i ruderi di un antico mulino che in passato appartenevano al duca di Laurino.
Molto interessante anche la località Pruno ove risiede una piccolissima comunità circondata dal profumo dei boschi che ha deciso di vivere in uno stato di completo isolamento.
Valle dell’Angelo non è solo natura ma anche un luogo pregno di storia, come testimoniano alcune opere architettoniche situate nel borgo tra cui Palazzo Vertullo del XVII secolo e Palazzo Mazzei edificato nel secolo successivo. Per chi si vuole addentrare nella spiritualità del luogo, vi è un percorso religioso che conduce alla Chiesa di San Barbato, ubicata nella piazzetta e risalente al XVII secolo, alla Cappella di San Leonardo e a quella di San Sebastiano.
Non si può rinunciare ad assaporare i piatti tipici locali, a scelta tra i tanti prodotti gastronomici tra cui gli imperdibili caciocavalli, i gustosi cavatelli (formato fuori standard, cavati a 4 dita secondo la tradizione), gli insaccati e il prelibatissimo olio rustico.
Il villaggio, sito in una valle ai piedi di un monte dove si venera I'arcangelo Michele, seguì con Piaggine, le sorti di Laurino di cui erano casali. Con decreto reale del 1873 ottenne di denominarsi Valle dell'Angelo.
La stessa chiesa, come quella di Piaggine, era grancia della collegiata e matrice chiesa di S. Maria Maggiore di Laurino fino al 1555, quando entrambe se ne staccarono senza però ottenerne parte delle rendite. Nel 1571 i due casali si divisero da Laurino anche per i pagamenti fiscali, per cui rimase aggregato a Laurino solo il casale di Fogna che nel periodo fascista mutò il suo nome in Villa Littorio. Piaggine Inferiore divenne frazione di Laurino e restò tale fino al 1873, quando mutò nome e fu elevata a capoluogo di Comune.
Per quanto riguarda i feudatari seguì le sorti di Laurino. La chiesa parrocchiale di San Barbato aveva a capo un arciprete. Essa venne ristrutturata e ampliata nel '700 e arricchita con un soffitto a stucchi e con un altare maggiore di marmi pregiati.
Nel Pacichelli, come nell'Antonini, ne è appena cenno. Nel Giustiniani poche le notizie riportate, infatti dice solo dell'ubicazione a 40 miglia da Salerno e del numero degli abitanti, 500 ai suoi tempi. Nell'Alfano sono segnalati 1133 abitanti. Il Galanti ne segnala solo 892.
LATITUDINE: 40.2888884
LONGITUDINE: 15.066660500000012
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